La spinta verso interventi radicali a favore della riduzione dei consumi energetici deve venire dal basso, cioè da coloro che ne possono trarre vantaggi diretti. E’ quanto emerso durante la seconda giornata sull’uso razionale dell’energia negli edifici civili e nel terziario che si è tenuta a Milano il 28 novembre scorso, organizzata da Fondazione Megalia e dall’Associazione Italiana Economisti dell’Energia.
Dopo l’apertura dei lavori di Adolfo Eric Labi, presidente di Fondazione Megalia e di Giacomo Elias, coordinatore del Comitato scientifico Megalia, ha preso la parola Samuele Furfari, vice direttore della DG Tren della Commissione europea, che ha illustrato il Piano d’azione per l’efficienza energetica adottato lo scorso 19 ottobre dalla Commissione e valevole per il periodo 2007-2012.
Giuliano Dall’O', del Politecnico di Milano, ha illustrato una procedura elaborata da Sacert per la certificazione energetica, utile strumento per gli operatori del settore.
Eugenio Correale dell’Associazione nazionale amministratori condominiali (Anaci) ha sottolineato come sia necessario un coordinamento tra le normative esistenti, mentre Franco Ferrari Aggradi di Assopetroli ha invece spiegato che attualmente le modalità gestionali per ottimizzare i processi e i consumi "prevedono una separazione tra fornitura del combustibile, manutenzione dell’impianto, riqualificazione impiantistica, e ciò a detrimento dell’ottimizzazione gestionale". Annunziata Fiumara, responsabile del Comitato nazionale italiano ricerca sulle fiamme, ha presentato i risultati di uno studio promosso dal Ministero dell’Ambiente sulle relazioni tra i combustibili e l’inquinamento atmosferico.
Ad apertura della seconda parte della giornata, Edgardo Curcio, presidente dell’AIEE, ha ricordato che la stima del consumo energetico complessivo degli edifici nel Nord Italia è intorno a 150-160 kWh/m2 annui, con una spesa dell’ordine di 1600-1700 euro all’anno per famiglia. Andreas Quecke, della Saint Gobain Isover Italia, ha ricordato che una parte importante del patrimonio edilizio italiano ha consumi molto elevati, dell’ordine di 350 kWh/m2 annui, mentre in costruzioni ben fatte è possibile scendere fino a 15 kWh/m2 annui per il riscaldamento e 20-60 kWh/m2 annui per i consumi complessivi.
Giorgio Buffoni di ARUP Italia ha illustrato numerosi esempi di edifici realizzati da Arup in tutto il mondo in cui la considerazione integrale degli aspetti energetici fin dalla fase iniziale della progettazione permette di ridurre drasticamente i consumi non solo per il riscaldamento ma anche per condizionamento, ventilazione e illuminazione. Patrizia Borroni e Mario Boschi, di Saint Gobain Glass Italia, hanno illustrato i progressi recenti nell’uso del vetro negli infissi. Walter Bruno Grattieri del CESI Ricerca ha illustrato uno studio sperimentale sui sistemi di raffrescamento e riscaldamento a pompa di calore, utilizzando lo scambio di calore con aria, con acqua o con il terreno.
Ernesto Moro di Assopetroli ha illustrato una proposta per la riduzione dell’imposizione fiscale sul gasolio da riscaldamento che non dovrebbe incidere sensibilmente sulle entrate dello Stato.
Gianni Silvestrini, direttore del Kyoto Club e Consigliere del Ministro dello Sviluppo Economico, ha brevemente illustrato le azioni del Governo per la sostenibilità energetica, con particolare riferimento a quelli di rilievo per il settore dell’edilizia.
E’ stato infine presentato il libro "L’efficienza energetica degli edifici" di Cettina Gallo dell’ENEA (edizioni Il Sole 24 Ore). Dopo un’introduzione di Curcio, l’autrice ha presentato alcuni esempi di edifici di alta qualità architettonica oltre che di basso consumo energetico.
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